CONDIZIONI E PRESCRIZIONI GENERALI PER OCCUPAZIONI DI SUOLO PUBBLICO CON AREE DI CANTIERE
Si pubblicano le condizioni generali che vengono inserite nelle concessioni affinché chiunque ne possa essere a conoscenza
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L’occupazione dovrà essere segnalata e delimitata ai sensi dell'Art. 21 del C.d.S. e relativi Artt., dal 30 al 43 del Regolamento di esecuzione ed attuazione del suddetto;
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Le recinzioni provvisorie devono avere un aspetto decoroso, essere alte almeno 2 metri e risultare non trasparenti. Dovranno essere rispettati gli Artt. 38-39-40 del Regolamento Edilizio Comunale, nonché quanto previsto dagli Artt. 15-17-18 del C.d.S.;
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La segnaletica verticale presente nella zona interessata dall’occupazione dovrà essere riportata al di fuori dell'area stessa, nella posizione indicata dall'Art. 38 del C.d.S. e relativo Regolamento di esecuzione ed attuazione e dovrà essere ripristinata alla situazione iniziale al termine dell’occupazione;
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L'area occupata non dovrà superare le dimensioni fissate;
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Dovranno essere rispettate le norme del D.P.R. n° 164 del 7-1-1956;
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Per la realizzazione di ponteggi e steccati non dovranno essere infissi pali o tubolari nella pavimentazione;
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In nessun caso dovranno essere impastate malte cementizie direttamente sulla pavimentazione e non dovranno essere versati i residui della malta cementizia e/o altri materiali nei pozzetti della fognatura comunale; non si potranno ostruire bocchette o caditoie stradali con materiali sabbiosi, travetti, assiti ecc....
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Al termine dell’occupazione si dovranno togliere le cinte, i ripari, i ponti ecc.. e restituire l'area pubblica occupata alle condizioni primitive, previa accurata pulizia della pavimentazione occupata e di quella antistante;
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Il materiale di risulta degli scavi dovrà essere immediatamente allontanato e conferito presso discariche o impianti di riciclaggio autorizzati;
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Ad eventuali allacciamenti, canalizzazioni, reti o altro di sottoservizi pubblici o privati che venissero intersecati o danneggiati, si dovrà immediatamente dare comunicazione all'Ente proprietario ricorrendo in caso di pericolo agli organi pubblici preposti per attuare opere di immediata eliminazione di pericolo alla Pubblica incolumità (VV.FF. -Polizia - CC.)
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Tutti i cavidotti e/o le reti di sottoservizio dovranno essere posati a quote non inferiori ad un metro rispetto al piano stradale;
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Dovrà essere garantito lo scolo delle acque meteoriche;
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Resta, comunque, a carico dell’occupante di fatto ogni responsabilità per qualsiasi danno arrecato a cose e/o persone per effetto dell’occupazione;
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Siano fatti salvi i diritti di terzi.
PRESCRIZIONI RELATIVE ALLA MANOMISSIONE DEL SUOLO PUBBLICO |
PAVIMENTAZIONI LAPIDEE (cubetti, ciottoli, lastrame, ecc) Nel caso di pavimentazioni lapidee (cubetti, ciottoli, lastrame, ecc), il ripristino riguarderà una superficie pari alla dimensione dello scavo maggiorata di 50 cm. per lato. Per le strade con carreggiata di larghezza minore o uguale a m. 3,50 il ripristino della pavimentazione dovrà necessariamente interessare tutta la carreggiata oggetto di manomissione. Per le strade con carreggiata di larghezza compresa tra m. 3,50 e m. 7,00 il ripristino della pavimentazione dovrà necessariamente interessare la metà carreggiata oggetto di manomissione.. Dovranno essere rispettati i disegni di posa e la tipologia di sigillatura superficiale originaria in modo da garantire una perfetta ricucitura della pavimentazione. I ripristini di pavimentazioni in acciottolato, cubetti di porfido, lastre o masselli ecc. dovranno essere esclusivamente eseguiti da personale specializzato in tali opere.
PAVIMENTAZIONI BITUMINOSE Il ripristino provvisorio dovrà essere eseguito, necessariamente nel tempo previsto dal permesso e comunque prima dell'apertura al traffico della sede stradale, con conglomerato bituminoso di tipo chiuso (binder) di pezzatura non maggiore di 0/12 mm., per uno spessore compresso non inferiore a cm. 10, perfettamente compattato e livellato con l'adiacente pavimentazione. Nel solo caso di basse temperature esterne (novembre - marzo compresi) é consentito il ripristino dei tappeti con asfalto a freddo, successivamente sarà cura del richiedente ottenere nuovo permesso per l'asfaltatura definitiva. Successivamente all'apertura al traffico il titolare della concessione dovrà a sua cura e spese effettuare ogni necessaria incombenza per l'eventuale ricarico degli avvallamenti che si dovessero formare a seguito della disuniforme compattazione del sottostante sottofondo. Gli scavi dovranno essere riempiti con inerti di cava (sabbia, mista naturale di ghiaia e sabbia) o con inerti riciclati da impianti autorizzati, comunque privi di terre e materie organiche; Ad assestamento avvenuto e comunque trascorso un termine minimo di trenta giorni dalla riapertura al traffico della sede stradale e non superore a novanta giorni, sarà cura del richiedente richiedere nuovo permesso al fine di poter procedere con la stesa del nuovo manto di usura, previa fresatura della pavimentazione per uno spessore minimo di cm.3. La larghezza del nuovo manto di usura sarà:
- nel caso di tagli perpendicolari alla carreggiata stradale il ripristino sarà pari alla larghezza massima della manomissione aumentata di m.0,50 per lato (0.50m+larghezza massima scavo+0.50m) per tutta la larghezza della carreggiata.
- nel caso di tagli longitudinali alla carreggiata il ripristino sarà pari alla lunghezza dello scavo per la larghezza dell’intera corsia di marcia interessata dalla manomissione. Nel caso di strade con un’unica corsia di marcia di larghezza inferiore a m. 4,00 il ripristino dovrà riguardale l’intera larghezza della carreggiata. Nel caso di strade con un’unica corsia di marcia di larghezza superiore a m. 4,00 il ripristino dovrà riguardale metà della larghezza della carreggiata. Il ripristino della pavimentazione dovrà interessare anche le superfici eventualmente danneggiate dalle macchine operatrici (ragnatele, lesioni varie, impronte dei cingoli di eventuali macchine operatrici). I ripristini dovranno avere andamento rettilineo. Il manto di usura in conglomerato bituminoso dovrà avere una granulometria uguale a quello esistente, per uno spessore compresso non inferiore a cm. 3. La stesa del manto dovrà essere preceduta da una idonea spruzzatura preliminare del piano di posa con emulsione bituminosa al 55% per ottenere un efficace ancoraggio del manto stesso al suo sottofondo.
Tutte le rifilature delle pavimentazioni bituminose dovranno essere effettuate con taglio a lama o fresa e poi sigillate con apposito mastice steso a caldo o con nastro bituminoso.
Particolare attenzione si dovrà porre agli elementi di delimitazione (cordoni, guide,) che, se smossi durante la manomissione dovranno essere rimossi e posati nel rispetto dei piani, allineamenti, ecc.
La rimozione degli elementi lapidei o in cls. di delimitazione dovrà essere preceduta dalla rifilatura della pavimentazione bituminosa e la stessa pavimentazione dovrà essere ripristinata dopo la posa degli elementi.
Nel caso la manomissione interessi assi urbani di rilevante importanza o di dimensioni complessive superiori a 20 mq il ripristino dovrà essere eseguito con macchina vibrofinitrice.
Il ripristino dovrà garantire la ricostituzione integrale della pavimentazione manomessa in ciascuno dei suoi componenti (mista naturale di ghiaia e sabbia, misto cementato, strato di base, binder, tappeto di usura).
MARCIAPIEDI Il ripristino della pavimentazione di marciapiedi in materiali lapidei o in autobloccanti di cemento dovrà riguardare l’intera larghezza del marciapiede riutilizzando possibilmente il materiale originario e rispettando il disegno di posa in modo da garantire una perfetta ricucitura della pavimentazione. Il ripristino della pavimentazione di marciapiedi in asfalto dovrà riguardare l’intera larghezza del marciapiede. Il manto di usura in conglomerato bituminoso dovrà avere una granulometria uguale a quello esistente, per uno spessore compresso non inferiore a cm. 3.
Al termine dei lavori di ripristino si procederà a sopralluogo congiunto con il Servizio Strade di TEA s.p.a. per la verifica della corretta esecuzione di quanto prescritto.
PRESCRIZIONI RELATIVE AL VERDE PUBBLICO ED ALLE ALBERATURE CITTADINE |
- Ripristino o rigenerazione del tappeto erboso o delle superfici inerbite naturalmente, nei tratti che prevedono attraversamenti di aree verdi o vegetazione erbacea naturale;
- Pulizia totale delle aree interessate dall’occupazione con materiali inerti e/o rifiuti vari;
- Divieto assoluto di danneggiare piante, arbusti, fioriture, materiali vegetali, arredi ed impianti vari nelle aree verdi interessate;
- Nel caso di occupazione in aree con presenza di alberi, gli stessi dovranno essere protetti il più possibile con materiali idonei per evitare ferite al tronco, in caso di necessità è anche da proteggere la chioma dell’albero;
- Nella zona delle radici di alberi, da intendersi come quell’area costituita dalla protezione al suolo della chioma aumentata di una corona di spessore minimo di due metri, non deve essere depositato in nessun caso materiale da costruzione, materiale di scavo, carburante, macchine da cantiere, betoniere, nonché scaricare acque di lavaggio, olio o prodotti chimici vari ed istallare strutture o baracche di cantiere;
- La posa di tubazioni nuove è da eseguirsi fuori della zona delle radici (come definito al punto 5). I lavori di scavo nell’area compresa entro 3 metri dal fusto sono da eseguirsi a mano. Comunque radici fino a 3 centimetri di diametro sono da tagliare in modo netto e da medicare a regola d’arte (lavoro da specialisti). Radici più grosse sono da sottopassare con le tubazioni senza provocare ferite e vanno protette contro il disseccamento (per esempio con Iuta bagnata o PVC). In caso di ferite alle radici, ai rami o al tronco avvisare il gestore della manutenzione del verde pubblico;
- Nella zona delle radici non debbono essere depositati materiali terrosi; ricaricamenti e abbassamenti di terreno sono permessi solo in casi eccezionali con l’autorizzazione specifica del gestore della manutenzione del verde pubblico;
- Lavori di livellamento del terreno nella zona delle radici sono da eseguirsi a mano;
- Nella zona delle radici di alberi, così come definita al punto 5, non è permesso il lavoro con macchine operatrici da cantiere così come il costipamento del suolo;
- Il costipamento, come la vibratura, non sono permessi nella zona delle radici (usare il rullo compressore solo il minimo indispensabile);
- Gli scavi nella zona delle radici non dovranno restare scoperti più di due settimane, con tempo umido tre settimane, eventualmente per l’intenzione dei lavori, riempire provvisoriamente o coprire le radici con stuoie. Esse devono essere mantenute umide;
- Il riempimento degli scavi nella zona delle radici è da eseguirsi al più presto con una miscela di humus/sabbia in proporzione di 2:1 ed è da innaffiare subito;
- I danni causati agli alberi verranno i ed addebitati al responsabile.
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